mindfulness bambini
Mindfulness

Giochi di mindfulness per bambini

Il termine mindfulness significa consapevolezza. Si tratta di una pratica volta a prestare attenzione al momento presente, in modo non giudicante, che ha effetti positivi sia sul benessere fisico, sia su quello emotivo. E’ spesso associata all’adulto, ma è possibile proporla ad adolescenti e bambini, presentandola in modo divertente e sotto forma di gioco.

Ecco 4 giochi che possiamo utilizzare per introdurre i bambini alla pratica della mindfulness.

1. SENSI DA SPIDERMAN

sensi da spiderman

Trasformiamo il bambino in un piccolo supereroe, magari con l’aiuto di qualche travestimento a sua scelta per rendere il gioco più avvincente. Spieghiamogli che deve concentrarsi sui suoi sensi, uno alla volta (“Adesso sei un supereroe e hai il super udito. Quali suoni riesci a sentire?”, possiamo fargli chiudere gli occhi, se la vista non è il senso con cui stiamo giocando, in modo da prestare maggiore attenzione agli altri). Questo gioco aiuta a focalizzarsi sul momento presente e a sviluppare la concentrazione.

2. BOLLE DI SAPONE MINDFUL

gioco bolle di sapone mindful

Giochiamo con il bambino a fare le bolle di sapone aggiungendo, al solito gioco, dei passaggi. Possiamo chiedergli inizialmente di inspirare profondamente e poi espirare lentamente per creare una grande bolla, mostrandogli che per fare un bel respiro deve mettere una mano sulla pancia e sentire che si solleva. Poi, sempre prendendo un bel respiro, espirare più velocemente per formare tante bolle più piccole. Possiamo farlo poi concentrare sulla vista: come la bolla si stacca dal bastoncino e galleggia via; o su tatto e udito: provare a farla scoppiare. Dopo ogni passaggio (che possono fare anche gli adulti insieme al bambino) chiediamogli cosa ha percepito o notato.

Possiamo anche provare ad allontanare emozioni difficili, come tristezza e paura, soffiandole via con le bolle di sapone: farlo pensare all’emozione e fargli immaginare di buttarla fuori con il respiro, rinchiudendola nella bolla, che piano piano vola via. Questo gioco permette di sviluppare l’attenzione e aiuta il bambino a tranquillizzarsi grazie alla tecnica di respiro.

3. CAMMINARE SULLE UOVA

Fare finta che il pavimento sia pieno di uova. Il bambino inizialmente dovrà camminare lentamente, prestando attenzione ad ogni passo, per evitare di rompere le uova. In un secondo momento, invece, la consegna sarà quella di calpestarle, senza però perdere la concentrazione. Il bambino potrà attivarsi maggiormente nel movimento e sfogarsi un po’, senza però diventare caotico e perdere il controllo. Ciò consente di imparare che anche quando si è più attivi si può controllare il proprio corpo, essere in grado di coordinarlo e prestare attenzione a ciò che si prova. Gli si può chiedere che sensazioni ha provato, notando che possono variare se eseguiamo l’attività con le scarpe o senza.

4. SIMON DICE

gioco simon dice...

Si può attuare in due o in gruppo (più divertente). Il genitore inizialmente funge da capo e, iniziando ogni frase con “Simon dice…”, guida le azioni del bambino che deve seguire le sue istruzioni: es. “Simon dice…diventa di ghiaccio”, “Simon dice…stai su un piede solo”, “Simon dice…batti le mani”. Si può incrementare la velocità con cui vengono fornite le istruzioni e il bambino deve stare attento al proprio corpo e alle indicazioni date, per non sbagliare. I ruoli si invertono dopo un certo numero di istruzioni o, se si è in tanti, chi sbaglia viene eliminato e diventa il capo l’ultimo rimasto in gioco. Permette di incentivare l’attenzione, la coordinazione corporea e stimola la fantasia.

E QUANDO SI VA A NANNA…

Possiamo poi fare un piccolo BODY SCAN: prestare attenzione ad ogni parte del corpo, partendo dai piedi fino alla testa, stando attenti a come le sentiamo e piano piano lasciandole andare, pesanti e rilassate, per passare alla successiva. Possiamo usare una musica dolce e guidare il bambino in questa esplorazione. E’ una pratica rilassante, che concilia anche il sonno. Trattandosi di un bambino, durerà pochi minuti e avrà come obiettivo aiutarlo a stare nel presente, nel suo corpo, se ci sono brutte sensazioni lasciarle andare e rilassarsi. La guida del genitore avrà anche la funzione di tranquillizzarlo e coccolarlo.

benefici della mindfulness

Una pratica regolare promuove, nel tempo, l’attenzione, riduce l’agitazione e permette lo sviluppo di competenze legate all’autoconsapevolezza. Alcuni studi hanno evidenziato come la mindfulness agevoli il processo di plasticità cerebrale. Nello specifico, favorisce lo sviluppo della corteccia prefrontale, sede delle funzioni esecutive: pianificazione, apprendimento, capacità di prendere decisioni e regolazione del comportamento. Tale area presenta, inoltre, delle connessioni con il sistema limbico, che consentono il riconoscimento e la gestione delle emozioni.

Il fatto che la mindfulness abbia effetti positivi sulla concentrazione e l’agitazione non significa, però, che possa essere un rimedio a capricci ed esuberanza poiché si tratta di comportamenti normali durante l’infanzia.

Quando i bambini si trovano a sperimentare un’emozione intensa, il canale corporeo viene utilizzato come valvola di sfogo per cercare di gestirla. Si possono presentare quindi comportamenti iperattivi o, all’opposto, di ipercontrollo.

La mindfulness può aiutare il bambino a risintonizzarsi sul proprio corpo, ad ascoltarlo e regolarlo, riuscendo ad attivare strategie più funzionali per controllare le emozioni intense che sperimenta.

È importante che l’adulto che lo accompagna nella mindfulness lo indirizzi a concentrarsi su una cosa alla volta, mantenga un’attenzione congiunta con lui, rispetti i suoi tempi senza andare di fretta, si mostri emotivamente presente e genuinamente divertito. I bambini sono in grado di cogliere l’autenticità delle emozioni e si affidano quando percepiscono sincerità e interesse.

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